I 72 Nomi celesti nascono dalla tradizione ebraica della Cabala. Senza entrare nel dettaglio, accogliere il proprio Nome vuole dire entrare nella Luce ed ottenere le stesse possibilità che ebbe Mosè in fronte al Mar Rosso, il quale semplicemente stese la sua mano per fare la volontà del Signore. Queste 72 terne, pur non essendo vere e proprie parole nella lingua ebraica, hanno trovato ampio spazio nella dottrina mistica dell’Ebraismo.
Tra l’altro, secondo lo Zohar, esse erano già note, almeno in parte, ad Abramo, per rivelazione divina. Successivamente questa tradizione orale si sarebbe fissata nella carta. Secondo certi studi, Abramo avrebbe dato in dono la conoscenza di alcuni dei 72 Nomi ai figli di Ketora, la sua concubina, che poi si allontanò dal nucleo famigliare e andò ad oriente (Genesi 25, 6).
Per questo motivo alcuni di quei Nomi di Dio sono noti alle religioni orientali, in particolare il Nome AUM (OM) (30 Alef-Vav-Mem Dio di Pazienza) e il Nome ARI (15 Hey-Resh-Yud Dio che Rialza).
In generale tutti i 72 Nomi, essendo composti da terne di lettere, corrispondono a delle Trinità viventi, che operano in noi e in questo mondo per darci la via e la forza di arrivare a superare la visione tridimensionale per arrivare alla nuova dimensione, quadridimensionale, che per noi è sintetizzata nel Tetragramma sacro.
Ogni Nome implica una data cosa, ma anche il suo contrario. Le solite due facce della stessa medaglia. Se mentalmente ci distraiamo e il nostro ego prende il sopravvento, ricadiamo nell’errore, perché è la nostra indole che riemerge. Come già osservato, siamo in miliardi di persone e i Nomi Celesti sono solo 72. Bisogna capire che i gradini che ciascuno di noi deve fare nelle varie incarnazioni sono gli stessi per tutti, mentre la storia personale di ciascuno di noi è diversa. Due persone uguali non esistono.
Deriviamo tutti da un’unica entità iniziale, che è “Adam”, l’intera umanità allo stato primordiale, poi diventato Caino e quindi Noè. Dopo questa caduta, il nostro processo è quello di tornare indietro a quella unità costitutiva, di ri-evolvere perché ognuno di noi rappresenta un pezzo insostituibile di quel primo Adam. Non ci sono doppioni, come se fossimo stati estratti da un insieme che è andato frantumandosi, nell’intera umanità.
Ecco perché ciascuno di noi è prezioso agli occhi di Dio, perché è un pensiero di Dio, quel pensiero unico “ti conoscevo prima che tu nascessi”, entità unica, mentre le realtà della vita non sono infinite, ma sono tutte riconducibili a queste 72 realtà. Se i ricercatori che si occupano di psicologia, invece di fare tante casistiche, si fossero dedicati a studiare tutto questo, come fece a suo tempo Jung, avrebbero risolto da tempo molti dei loro problemi. Invece proprio Jung, mentre era in vita, fu molto avversato e criticato per questi suoi studi, salvo riconoscere il suo valore dopo la morte.
Tutta la realtà umana è scritta in questi 72 Nomi. Potenza micidiale anche se ogni singolo la vive nella sua dimensione personale, perché quello che noi siamo oggi è il frutto del nostro passato, e ognuno di noi ha la sua situazione personale. Il fatto che qualcuno ha lo stesso nome di un’altra persona non significa che la sua condizione sia la stessa dell’altra. Possiamo trovarci in condizioni diverse dal punto di vista della vita umana. Le due persone avranno un legame forte, perché se hanno lo stesso Nome significa che hanno anche la stessa sfida. Nell’azione saranno molto simili, dovranno cimentarsi su punti analoghi.
La maggior parte delle persone muore senza aver mai avuto l’opportunità di verificare il proprio Nome Celeste. È chiaro che questi 72 nomi derivano da un unico nome: il Tetragramma sacro, che è l’unico vero nome di Dio. Il Tetragramma è scolpito nel nostro cuore, quindi possiamo rintracciare dentro noi stessi tracce di tutti i 72 Nomi, non solo del Nome che ci sta accompagnando in questa vita; però c’è un solo Nome che è la sfida della nostro vita, il motivo per cui ci siamo incarnati questa volta.
Nelle varie vite li passiamo in rassegna tutti, ma se non abbiamo compiuto la nostra missione, la vita successiva ritorniamo con quella stessa missione, e cioè saremo nuovamente associati allo stesso Nome. Rispetto al nostro Nome dobbiamo ricordarci non solo della sua dualità, ma anche della nostra dualità. Lo posso utilizzare nella maniera giusta o in quella sbagliata, ma comunque dobbiamo riuscire a vedere la dimensione femminile e quella maschile del Nome.
L’unica vera reazione che si mette in moto nel rivelare il Nome Celeste a chi ancora non lo conosce, è tranquillizzare la persona, perché trovava la conferma di qualcosa che istintivamente aveva sempre sentito dentro e che contemporaneamente aveva messo in discussione. Si crea un momento di presa di coscienza. Avendo portato a livello razionale ciò che già percepiva a livello inconscio, la persona cerca di muoversi in maniera di affrontare questo discorso in modo corretto, mettendo insieme l’aspetto nuovo legato al Nome con altri aspetti già maturati, che aveva già realizzato in vite precedenti.
Il problema è della singola persona: può darsi che gli basti conoscere il Nome per fare il salto totale, o comunque faccia un salto in avanti per le vite successive, oppure resterà nella sua ambiguità, o peggio ancora nella sua schiavitù dell’ego. Però anche in quest’ultimo caso, conoscendo il Nome, saprà razionalmente meglio riconoscere l’operato del suo ego, e le conseguenze negative che comporta l’assecondare la sua volontà.
Nella tabella che segue sono anche evidenziate con i colori le 24 terne, usando un fondo giallo per il fulcro di ogni bilancia, detto “polo”, cioè il Nome centrale corrispondente al numero 1, e un fondo azzurro per la parte di destra della bilancia, che corrisponde al 2 e alla parte maschile, e infine un fondo rosso per l’altro piatto della bilancia, corrispondente al numero 3 e alla parte femminile. Graficamente ogni terna / bilancia può essere rappresentata così:
La corrispondenza con i Nomi americani
La tabella che segue fornisce la conversione dal Nome utilizzato nel sito americano di Yehuda Berg ai Nomi originali. Ovviamente il numero associato al Nome è sempre lo stesso.
Maggiori dettagli sono disponibili ordinando il libro “I 72 Nomi celesti della nostra vita” di Abbate Gian Piero e Romano Gioia alla casa editrice Il Segno di Udine attraverso i siti http://www.edizionisegno.it/libro.asp?id=137 oppure http://www.libreriacoletti.it/libro/72-nomi-celesti-della-nostra-vita.aspx?p=639111