Con il termine “Anticristo”, dal greco “¢nt…cristoj”, s’intende chi è opposto a Cristo, nel senso che, apparentemente, ne usurpa il ruolo. Questo termine ha assunto nel tempo sempre più una connotazione personale, come se ci fosse un individuo destinato a diventare l’oppositore di Cristo. Questo individuo racchiuderebbe in sé tutto ciò che è opposto e contrario al ministero di Cristo.
Una visione di questo tipo è largamente contraddetta da quanto ci rivela Giovanni, che è anche la sorgente del termine, sebbene lo stesso autore ci porti a considerare una bivalenza, che analizzeremo nel seguito.
Nella prima lettera troviamo:
“Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.” (1GV 2,18)
Per “ultima ora” dobbiamo intendere tutto il periodo di tempo che intercorre tra la Resurrezione di Gesù e l’avvento dei mille anni di pace con il suo ritorno nella Gloria, così come predetto nell’Apocalisse.
Quindi il nostro tempo è parte dell’ultima ora, e il fatto che molti anticristi sono apparsi significa che l’anticristo s’impersonifica in molti individui, in una collettività.
Per contro la frase sembra indicarci che lo spirito, l’identità dell’anticristo sia un unico unitario.
Nella stessa lettera, poco oltre troviamo: “Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.” (1GV 2,22)
In questo caso sembra che Giovanni ci parli di un singolo individuo, ma nel seguito il pensiero si chiarisce: “ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.” (1GV 4,3)
Da ciò derivano due considerazioni importanti.
Primo, l’anticristo è costituito da una moltitudine di persone che hanno in comune lo stesso spirito, quello che non riconosce il Cristo che è in Gesù, cioè “il figlio di Dio”, così come non riconosce Gesù stesso, cioè “il figlio dell’uomo”.
L’anticristo quindi nega Gesù Cristo in tutte e due le sue dimensioni, sia quella divina che quella terrena.
Secondo, l’anticristo è entrato nella storia dell’uomo con la venuta di Gesù Cristo, e da Lui verrà vinto nell’ultimo giorno.
Lo spirito dell’anticristo farà di tutto per opporsi a Cristo e alla sua volontà salvifica, cercando di allargare la cerchia dei suoi adepti.
Sempre Giovanni, nella seconda lettera, ci ammonisce in questo modo: “Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù Cristo venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo!” (2GV 1,7)
Questo brano rivela quindi che sono i “cattivi pensieri e le conseguenti azioni” di chi ha scelto il male a generare l’anticristo, che non ha una vita propria, ed è da porre in relazione con quanto è scritto nell’Apocalisse.
“Afferrò il dragone, il serpente antico – cioè il diavolo, satana – e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo.” (AP 20,2-3)
L’anticristo sembra quindi essere la massima espressione del nostro potere satanico, che seduce le nazioni, cioè i popoli ed i potenti, e le singole persone.
Però l’anticristo non è semplicemente una delle tante espressioni del male, ma Giovanni ribadisce più volte le sue caratteristiche distintive:
– il negare sia il Padre, sia Gesù, sia il Cristo;
– l’essere un unico spirito che opera in una moltitudine;
– il rendersi sempre più importante all’approssimarsi del termine dell’ultima ora;
– essere colui, come entità, che seduce i potenti, ma anche i singoli individui.
Partendo da questa descrizione, la domanda da porsi è la seguente:“Oggi quali sono quelle organizzazioni che rispondono simultaneamente a tutti questi requisiti?”
Sicuramente nel mondo ci sono molte organizzazioni che operano nel male, ma normalmente non rispondono alla suddetta descrizione.
Bisogna ben riflettere sulle conseguenze delle quattro caratteristiche suddette.
L’organizzazione che stiamo cercando deve essere di tipo verticistico e piramidale, con in testa una “entità” capace di sostituirsi a Dio.
Pertanto questa “entità” deve essere invisibile alla massa, ma dotata di ogni potere, anche quello di vita e di morte di tutti gli adepti.
Per contro gli adepti devono aver rinunciato alla propria vita e al proprio libero arbitrio, per affidarsi completamente a questa organizzazione.
Solo in questo modo è possibile realizzare anche il secondo punto, che si basa su una totale accettazione di regole, comportamenti, pensieri e limitazioni imposte dall’alto su ogni adepto.
Per certi versi ci sono molte analogie con certe sette.
L’organizzazione che cerchiamo è però anche distinguibile da una continua crescita, sia in termini d’importanza che in termini di diffusione geografica.
Sembra naturale che stiamo parlando di un modello nato in un ambito locale, che poi è stato esportato e diffuso a livello mondiale.
Non solo, questa organizzazione si presenta come un potere occulto, alternativo, che progressivamente penetra in tutti i centri di potere reale, utilizzando qualsiasi mezzo pur di proteggere la propria crescita e il proprio benessere.
In questo consiste la seduzione delle nazioni: nell’utilizzare le leve dell’economia e della politica in modo illecito, garantendo dei vantaggi a chi favorisce ed occulta queste manovre.
Ma contemporaneamente questa organizzazione deve avere anche tutte le leve per sedurre le singole persone, sia attirandole a sé con mezzi quali il denaro, sia dominandole con la coercizione.
Qualsiasi teologo sa che non è l’ateismo il vero nemico della Fede, ma la Paura: chi ha paura non può avere Fede!
Questo lo sa anche l’anticristo, che quindi userà adulazione mista a paura per le sue seduzioni.
Da quanto detto, credo sia facile scartare nella nostra ricerca tutte le organizzazioni di tipo religioso, incluso le sette, anche le più deviate, così come tutte le organizzazioni criminali che operano esclusivamente per scopi di lucro.
Bisogna trovare una organizzazione che sia stata capace di andare al di la del denaro, di connotarsi come un alter-Stato ed una alter-Chiesa contemporaneamente.
Sicuramente in questa organizzazione troveremo forti interessi di natura economica, magari legati a traffici illeciti, ed anche l’uso sistematico della violenza
.
Inoltre l’organizzazione si sarà infiltrata in tutte le altre strutture, istituzionali e non, lecite o illecite, purché importanti per la società o per il raggiungimento dei suoi fini.
Ci saranno facili possibilità di arricchimento per chi fa carriera nei suoi ranghi e una specie di “tutela” sociale per gli adepti, caratteristica di chi vuole essere uno stato nello Stato.
Troveremo anche una visione globale dei problemi e delle opportunità, come conseguenza di chi ha da tempo superato la logica delle nazioni e dei popoli.
Infine, ma è il punto culminante, l’intera organizzazione sarà orientata alla sua continua espansione, anche oltre la crescita dei profitti economici, essendo la sete di potere e di dominio più importante del guadagno immediato.
Il “delirio di onnipotenza”, tipico di chi vuole sostituirsi a Dio, sarà la caratteristica principale del suo vertice.
Per il momento ho trovato una sola organizzazione che risponde a tutti questi requisiti, ed il suo nome è MAFIA.
Se ne trovate una di ulteriore, per favore comunicatemelo.
Abbate Gian Piero